Alle ore 11.00 di oggi, presso la Sala Stampa della Santa Sede, Via della Conciliazione, 54, ha avuto luogo laConferenza Stampa di presentazione del Giubileo delle Forze armate, di Polizia e di Sicurezza, che si terrà sabato 8 e domenica 9 febbraio 2025.
Sono intervenuti: S.E. Mons. Rino Fisichella, Pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo; Mons. Sergio Siddi,Vicario Generale dell'Ordinariato Militare in Italia; Ten. Col. Ozren Lukenda, Marina Militare della Croazia, Ufficiale di Stato maggiore nella missione EU NAVFOR MED-IRINI.
Intervento di S.E. Mons. Rino Fisichella
“Il primo segno di speranza si traduca in pace per il mondo, che ancora una volta si trova immerso nella tragedia della guerra. Immemore dei drammi del passato, l’umanità è sottoposta a una nuova e difficile prova che vede tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza. Cosa manca ancora a questi popoli che già non abbiano subito?... Il Giubileo ricordi che quanti si fanno «operatori di pace» potranno essere «chiamati figli di Dio» (Mt 5,9). L’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti” (Snc 8).
Mi introduco con queste breve espressione di Spes non confundit dove Papa Francesco, dopo aver ricordato che la speranza non è solo un annuncio, ma richiede dei segni concreti che la rendano visibile ed efficace, al primo posto richiama al tema della pace e alla sua urgenza per il mondo e soprattutto per alcune regioni che vivono in stato di guerra e violenza.
Il Giubileo delle Forze armate, di Polizia e Sicurezza si colloca all’interno di questo orizzonte che impone in prima istanza il richiamo alla pace. La pace ricordava il Concilio Vaticano II: “Non è la semplice assenza di guerra né può ridursi al solo rendere stabile l’equilibrio delle forze contrastanti né è affetto di una dispotica dominazione, ma essa viene definita con tutta esattezza “opera della giustizia” (Is 32,7). È il frutto dell’ordine impresso nell’umana società dal suo Fondatore e che deve essere attuato dagli uomini che aspirano ardentemente a una giustizia sempre più perfetta… Tale pace non si può ottenere se sulla terra non è tutelato il bene delle persone e se gli uomini non possono scambiarsi con fiducia e liberamente le ricchezze del loro animo e del loro ingegno. La ferma volontà di rispettare gli altri uomini e gli altri popoli e la loro dignità, e l'assidua pratica della fratellanza umana sono assolutamente necessarie per la costruzione della pace” (GS 78).
Questi testi permettono di dare corpo all’azione concreta che le Forze armate, della Polizia e della Sicurezza svolgono, in prima istanza, nel loro contributo per l’impegno di realizzare la pace. Una pace concreta che si realizza ogni giorno nelle nostre città, sotto i nostri occhi dove ognuno di questi uomini e donne offre il meglio per il servizio alla società perché sia tutelata e sicura.
In questa circostanza è per me obbligatorio rivolgere una parola di ringraziamento e di gratitudine alle Forze Armate, alla Polizia e Sicurezza perché nella collaborazione reciproca di questi mesi, soprattutto con il coordinamento del Prefetto di Roma, il Dott. Giannini, e le indicazioni del Questore di Roma, Dott. Masucci, la città eterna si presenta agli occhi del mondo come un luogo sicuro. I pellegrini percepiscono di essere al sicuro e di poter svolgere il loro pellegrinaggio e la visita alla città di Roma come pure degli altri centri cittadini del Paese in piena sicurezza. Gli aeroporti, le stazioni, le piazze e le strade della città sono presiediate in maniera discreta, ma non per questo meno presenti. Il clima che si respira per mezzo di queste misure e della presenza di tanti uomini e donne in divisa e in borghese è realmente quello di poter vivere in pace. Tutto ciò ci impegna perché anche in altre Regioni del mondo si possa realizzare lo stesso desiderio di milioni di uomini e donne, giovani e bambini di vivere una vita serena e felice.
Il Giubileo di Sabato 8 febbraio e Domenica 9, quindi, si inserisce all’interno di questo contesto. Nella semplicità dello svolgimento è, comunque, un segno che si è voluto offrire perché quanti sono al servizio dello Stato e quindi di tutti i cittadini, siano riconosciuti, stimati e ringraziati per il servizio che svolgono per l’intera società nelle loro rispettive mansioni.
Si sono iscritti all’evento più di 30.000 persone. Tutti Corpi delle Forze Armate, tutti i Settori della polizia e di quanti operano nella Sicurezza hanno voluto essere presenti con una Delegazione rappresentata dai vertici istituzionali. Hanno dato la loro adesione anche le varie Associazioni che operano nel settore e quanti ormai in congedo si sentono sempre parte della stessa famiglia.
Delegazioni di circa 100 Paesi saranno presenti per dare testimonianza che la pace e la sicurezza superano i confini territoriali per estendersi al mondo intero. La loro venuta a san Pietro per celebrare con Papa Francesco questo Giubileo dedicato a loro attesta la fedeltà e la fede di tanti che non hanno voluto perdere questa opportunità. Solo per dare un piccolo segno delle presenze più significative a livello numerico, oltre ovviamente alla grande partecipazione dell’Italia desidero ricordare: la Spagna, gli USA, la Slovacchia, la Slovenia, l’Ucraina, la Francia, il Brasile, la Croazia, la Colombia, il Paraguay, l’Indonesia, l’Argentina, la Svizzera, l’Austria, la Lituania, il Belgio, i Paesi Bassi, l’Ecuador, e l’Irlanda, l’Australia, la Nuova Zelanda.
Mi sia permesso, comunque, un accenno di particolare interesse. Nonostante dovranno essere direttamente impegnati per la sicurezza del Santo Padre e di tutti i pellegrini, il Corpo della Guardia Svizzera, il Corpo della Gendarmeria Vaticana e i Vigili del Fuoco dello Stato saranno ugualmente presenti con una Delegazione a testimonianza del loro essere partecipi di un Giubileo che tocca anche loro insieme alle centinaia di colleghi che riempiranno la Piazza di San Pietro.
Il Sabato mattina sarà dedicato a quanti desiderano compiere il pellegrinaggio verso la Porta Santa. Accompagnati dai rispettivi Cappellani, il percorso protetto di Via della Conciliazione con inizio a Piazza Pia consentirà un momento di preghiera comune e di riflessione personale per giungere fino alla Porta Santa. Nel pomeriggio alle 15 a Piazza del Popolo ci sarà un momento di Benvenuto che le Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza dell’Italia offriranno alle Delegazioni straniere e alla città di Roma. Con la presentazione di Francesca Fialdini, si alterneranno sul palco la Banda Interforze italiana, alcune fanfare e il musicista Raphael Gualazzi. Siamo grati anche per questo gesto di grande sensibilità che evidenzia quanto la musica e la bellezza non conoscono confini, ma sono strumento di pace.
Domenica alle 10.30 in Piazza San Pietro, Papa Francesco presiederà la Santa Eucaristia che vedrà i vari Corpi coinvolti in alcuni momenti del servizio liturgico. Al termine della celebrazione quanti non hanno avuto l’opportunità di attraversare la Porta Santa potranno farlo passando direttamente dalla Piazza.
Nella semplicità dei suoi gesti e riti, il Giubileo infonde speranza e la ravviva nel cuore di quanti operano per la pace e la sicurezza. Possa questo momento di intensa preghiera essere dedicato da tutti alle popolazioni che ancora vivono sotto la violenza e la guerra perché presto si possa vedere la fine di tanta crudeltà e venga restituita a tutti, soprattutto ai più semplici e indifesi la dignità perduta.
[00254-IT.01] [Testo originale: Italiano]
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